L’ipotesi dell’arrivo di una fotocamera Fujifilm con sensore full frame ha scatenato diverse discussioni nel mondo della fotografia. Ma ha davvero senso per Fujifilm intraprendere questa strada? Considerazioni Tecniche Fujifilm è da anni sinonimo di eccellenza per le sue fotocamere con sensori APS-C e medio formato. Entrambi i formati hanno un pubblico dedicato: l’APS-C per la sua compattezza e qualità a un prezzo più accessibile, e il medio formato per chi cerca la massima risoluzione e dinamica. Un eventuale passaggio al full frame potrebbe sembrare una deviazione dalla loro strategia, ma in un mercato sempre più competitivo, potrebbe aprire nuovi scenari. Tuttavia, Fujifilm ha già una posizione solida in entrambi i settori, quindi la vera domanda è: serve davvero un sensore full frame, considerando che il medio formato copre già la fascia di mercato dei professionisti? Considerazioni Commerciali Dal punto di vista commerciale, un sensore full frame permetterebbe a Fujifilm di competere più direttamente con marchi come Sony, Canon e Nikon, che dominano in questo segmento. Tuttavia, ciò significherebbe anche un notevole investimento in sviluppo tecnologico e marketing per distinguersi in un settore già saturo. La presenza di una lineup APS-C così consolidata potrebbe ridurre l’attrattiva di un sistema full frame tra i clienti affezionati. La Scelta dell’L-Mount Se i rumors fossero veri, la scelta di un’eventuale baionetta L-Mount potrebbe rivelarsi una mossa strategica intelligente. Questo standard è supportato da Panasonic, Leica e Sigma, garantendo un’ampia compatibilità di obiettivi. Tuttavia, potrebbe risultare meno attraente per i fan della classica baionetta X-Mount di Fujifilm. L’ingresso di Fujifilm nel mercato delle full frame potrebbe colpire marchi come Sony, Canon, e Nikon, tutti leader nel settore mirrorless. Anche Panasonic potrebbe risentirne, specialmente se Fuji adottasse l’L-Mount, sfruttando la compatibilità con un ecosistema già consolidato di obiettivi.